Sembrava essere una prerogativa di altri sistemi operativi mobile, come Android o BlackBerry, ed invece la scure di WhatsApp colpirà gli utenti Apple. Chi possiede un iPhone, ha già pagato l’app di WhatsApp: una app a pagamento, come tante altre. Gli utenti di Android, giusto per fare un esempio, avevano potuto scaricare l’app gratuitamente: una sorta di periodo di prova però, dato che dopo 12 mesi dall’installazione di WhatsApp, l’applicazione richiedeva un canone annuale. Si tratta di una cifra assolutamente ragionevole e bassa, 0.99 dollari, ma il vero problema è dato dalla modalità di pagamento: l’utente dovrà associare una carta di credito al numero di telefono che intende accedere all’abbonamento annuale. Ma torniamo agli utenti iPhone: avendo pagato l’applicazione, si pensava che potessero essere esclusi da ulteriore forme di pagamento. Dunque nessun canone per WhatsApp su iPhone? Sbagliato! Il CEO di WhatsApp, Jan Koum ha spiegato che il modello di pagamento sarà esteso a tutte le piattaforme, iOS inclusa: dunque se possedete WhatsApp su iPhone, dovrete pagare il canone annuale di 0.99 euro. Pagheranno tutti, spiega Koum: il canone servirà a pagare le spese di manutenzione ed i costi di sviluppo dell’applicazione. Quindi da gennaio 2014, tutti gli utenti WhatsApp di iPhone dovranno pagare il canone annuale se vorranno continuare ad utilizzare WhatsApp su iPhone.