Apple fu una delle prime aziende a promuovere l’uso delle porte Thunderbolt. Una tecnologia davvero interessante, proposta da Intel, in grado di collegarsi ad una velocità davvero molto ambiziosa: grazie al doppio canale, la porta Thunderbolt era in grado di collegarsi ad una velocità massima di 20 Gbps. Intel ha rilasciato di recente la versione 2.0 della porta Thunderbolt, ma adesso qualcuno sembra volersi tirare indietro: è Acer. Il secondo produttore di computer in Italia infatti ha deciso di fare retromarcia: l’annuncio ufficiale è arrivato nei giorni scorsi, per bocca del portavoce Ruth Rosene. “Ci stiamo davvero concentrando su USB 3.0, è un’eccellente alternativa di Thunderbolt. E’ meno costosa, offre una larghezza di banda comparabile, può ricaricare i dispositivi come i telefoni cellulari ed ha un installato base molto ampio di accessori e periferiche” spiega Rosene. La differenza fra una porta Thunderbolt ed una USB 3.0 è netta: la prima infatti offre una velocità massima di 20 Gbps, mentre la USB 3.0 al massimo arriva a 5.0 Gbps. Una velocità che però è sufficiente alla maggioranza degli utenti che utilizzano quotidianamente un computer. A vantaggio delle porte USB ci sono poi i costi: la tecnologia Thunderbolt infatti ha costi molto più elevati, l’utente dovrebbe comprare accessori appositi per sfruttarne a pieno tutte le potenzialità. Acer dunque molla la presa: niente più porte Thunderbolt. Ed Apple? Da Cupertino bocche chiuse, sembra che Apple sia intenzionata a proseguire con le porte Thunderbolt.