C’è tempo fino al prossimo 5 maggio. A partire da quella data alcuni modelli di iPhone saranno incompatibili con WhatsApp. Sono i dispositivi che a Cupertino hanno lanciato oltre dieci anni fa. E che, proprio in quanto datati, in fatto di aggiornamenti del sistema operativo, non vanno oltre la versione 12.5.7. Per coloro che del melafonino possiedono il modello 5s, 6 e anche 6 Plus arriva il momento, in pratica una scelta obbligata, di passare a un device più recente. E dunque, di iOS, solo le versioni che partono dalla #15 saranno abbinabili all’applicazione di messaggistica più usata al mondo. Anche nella versione Business. La causa è l’esigenza degli sviluppatori di ottimizzare l’applicazione di Meta e renderne così fruibili le nuove funzionalità. Occorrono perciò API aggiornatissime, presenti sulle versioni più recenti dell’Operating System di casa Apple.
Ora parliamo di AI. Nel corso della conferenza annuale AWS re: Invent di Amazon, Benoit Dupin, che di Apple è il senior director del machine learning, ha annunciato di voler rafforzare la collaborazione con Amazon Web Services relativamente alla fornitura di chip, e non solo. In effetti sono oltre dieci anni che i due colossi collaborano in maniera fattiva. Basti pensare alla ottimizzazione di cui hanno usufruito il servizio Siri, lo Store, le Maps, l’app per la musica e la stessa modalità ricerca. Secondo Dupin, Graviton e Inferontia, due chip targati AWS, avrebbero migliorato le prestazioni del 40% rispetto a quelli tradizionali di Intel e AMD. Ed è lo stesso direttore di AI di Apple a rivelare l’intenzione dell’azienda ad adottare il nuovo chip AI Trainium2. Si tratta, per ora, solo di test. Ma Dupin assicura che, se non ci sono intoppi, il microprocessore di casa Bezos è in grado di migliorare fino al 50% le prestazioni nel pre-training di AI. È interessante sottolineare che le novità non riguardano minimamente l’Apple Intelligence che continuerà dunque ad essere supportata dai chip casalinghi Apple Silicon.
Chiudiamo con un dubbio. O, meglio, con una scommessa. C’è chi, come Wayne Ma, reporter dell’agenzia statunitense The Information, sostiene che Apple tornerebbe a utilizzare l’alluminio, abbandonando il titanio, sui modelli Pro e Pro Max della gamma iPhone 17. La scelta, che può sembrare quantomeno assurda, troverebbe giustificazione nei piani aziendali che mirerebbero ad un totale rinnovo nel design del prossimo melafonino. Da quanto si legge nel report, si tratterebbe, più precisamente, di un mix tra vetro e alluminio, proposto, seppure con proporzioni diverse, già ai tempi di iPhone 5 e 5s. Nello specifico, ad essere interessata sarebbe la scocca posteriore. La parte superiore di questa sarà in alluminio e farà posto a un nuovo e più ampio modulo fotografico, stavolta di forma rettangolare. Il resto sarà tutto in vetro per non ostacolare la ricarica wireless Qi 2.0.
Di parere completamente opposto è il leaker “Instant Digital” di Weibo, peraltro molto più accreditato rispetto alla fonte precedente. Secondo quest’ultimo mai e poi mai Apple farebbe una scelta del genere. Di sicuro non sui top di gamma. “Il ritorno al passato andrebbe a scalfire le posizioni di prestigio conquistate sul mercato”. E ancora “Se pensiamo a come hanno enfatizzato l’uso di materiale di prim’ordine riscontrato da sempre sulla fascia premium, si fa davvero fatica a pensare a un ripiego di questo tipo”. Non ci rimane che aspettare.