Lancio a settembre di iPhone 13. Partita la produzione del chip A15.

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Capita spesso che i segreti di casa Apple, più che dai rumors, siano svelati dai fornitori dell’azienda californiana. TSMC, azienda leader mondiale nella produzione di microchip, comunica di aver iniziato a produrre il processore A15 BIONIC, principale elemento del prossimo melafonino di Cupertino. In un periodo in cui sembrano “scarseggiare” i chipset, la notizia è di estrema rilevanza e tale da rendere pressoché sicuro il lancio di iPhone 13 al massimo nel prossimo autunno. Non sono ancora noti i dettagli ma si sa che il nuovo A15 avrà, di base, un processo a 5 nanometri, che risulta migliorato rispetto a quello uguale dell’A13.

È lecito quindi attendersi una efficienza energetica maggiore e prestazioni migliori. Fidandoci delle voci, spesso attendibili, sembra quasi certa una riduzione del notch a tutto vantaggio dello schermo. Per quest’ultimo, Apple sta studiando un nuovo tipo di vetro protettivo, che sarebbe più sottile e più resistente insieme. Si conosce addirittura il nome del relativo brevetto, ma non è certo che sia iPhone 13 ad adottarlo per primo. Più performante dovrebbe essere la nuova fotocamera, che sarà più grande, pur conservando il design di IP 12, e più sottile di spessore, riducendo così il gradino di differenza con il corpo del dispositivo.

Le nuove dimensioni della fotocamera potrebbero causare lo spostamento verso il basso dell’alloggiamento del tasto power. Altre indiscrezioni riguardano le cornici. In acciaio inossidabile, ovviando a quanto si verifica su IP 12, ridurrebbero le tracce segnate dalle impronte digitali. Le stesse impronte potrebbero però portare ad un’altra novità sul prossimo iPhone: le mascherine adottate per la pandemia rendono impossibile il riconoscimento facciale; per l’apertura, quindi, del dispositivo dovrebbe essere dismesso il sensore attualmente adottato per far posto a un rilevatore di impronta che, probabilmente, sarà collocato nella parte inferiore del display.

Lo scanner LiDAR, già presente sulla linea Pro di iPhone 12, con ogni probabilità sarà in dotazione su tutta la gamma di iPhone 13. Il LiDAR è un piccolo sensore, nel corpo della fotocamera, che misura in 3D le distanze tra dispositivo e oggetti nello spazio intorno, fino a 5 metri. La NASA lo userà nella prossima missione su Marte. Chiudiamo col display. Gli schermi di IP 13 saranno gli OLED con tecnologia LTPO che garantisce un limitato consumo energetico.