E’ una questione sulla quale sono intervenute diverse testate di hi-tech: fra le varie opinioni in merito, particolare attenzione merita una pubblicata su Yahoo Notizie da Jason Cook che ha suscitato particolare interesse: Cook si schiera con Gizmodo sostenendo che Apple ha fatto pressione sulla R.E.A.C.T. perché intervenisse nella vicenda.
Gizmodo ha comunicato che Venerdì scorso una task force del R.E.A.C.T., la divisione tecnologica interforze californiana, ha sequestrato i computer e altri progetti tecnologici di Jason Chen che ha pagato 5000$ per il prototipo di iPhone smarrito dall’ingegnere Apple Gray Powell in una birreria di Redwood City. Secondo Cook, Apple e altre aziende hi-tech della Silicon Valley hanno rapporti diretti con la R.E.A.C.T.; inoltre, la Apple farebbe parte, secondo le ipotesi più attendibili, del comitato strategico della R.E.A.C.T.
E a spiegare l’azione della R.E.A.C.T. ci pensa Stephen Wagstaffe, sostituto procuratore capo della Contea di San Mateo, dicendo che la R.E.A.C.T. può agire solo quandol’oggetto in questione è un oggetto tecnologico non comune, di cui gli investitori della polizia non sarebbero in grado di stabilirne il valore. Stando alle fonti più attendibili, quelle del Wall Street Journal, la Apple, in veste ufficiosa, avrebbe semplicemente dichiarato alle autorità che per l’azienda il prototipo risulta rubato: è quello che è bastato per aprire le indagini.