Secondo i dati pubblicati dalla Warner Music Group, la vendita dei contenuti digitali musicali ha subito un discreto rallentamento. Questo è successo da quando i piani alti della Apple hanno consentito alle case discografiche di stabilire i prezzi di vendita delle canzoni tra 0,69 e 1,29 dollari su iTunes Store. All’inizio dello scorso anno, la Apple riuscì a convincere le case discografiche a rinunciare ai contenuti musicali da DRM ma, dal mese di Aprile, alcuni dei brani più ascoltati subirono un aumento dei prezzi di vendita del 30%, con un prezzo pari a 1,29 dollari anziché 99 cents.
[ad]
L’incremento registrato dalla Warner Music Group è pari all’8% (ricavi dell’ultimo trimestre), a fronte del 20% dello stesso periodo dell’anno precedente. Il download è cresciuto solamente del 5%, mentre a settembre e a giugno 2009 la percentuale si aggirava intorno al 10-11%. Secondo Edgar Bronfman Jr., CEO di Warner Music Group, considera positivo l’aumento dei prezzi per le entrate dell’azienda ma, allo stesso tempo, riconosce che l’incremento del 30% sui prezzi non è stata di gran lunga la strategia migliore da adottare in un periodo di crisi intensa. Lo stesso, poi, ha commentato il mondo dell’editoria digitale, la quale ha ricevuto un forte stimolo con la recente nascita sul mercato dell’iPad. «E’ interessante come l’industria dell’editoria cartacea, su iPad, sia molto più flessibile rispetto all’industria della musica», afferma Edgar Bronfman Jr.