Il Wall Street Journal pubblica un articolo molto interessante sull’iPad. Pare che il nuovo gioiellino di casa Apple stia stringendo un forte legame con l’editoria scolastica. Infatti, sono parecchi gli editori che hanno già stretto accordi con Apple per la pubblicazione di contenuti per mezzo dell’applicazione iBooks.
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I grandi gruppi dell’editoria si affideranno alla competenza di ScrollMotion Inc. per la digitalizzazione dei contenuti, adattandoli all’iPad. In tanti ritengono che la Apple abbia intenzione di portare l’iPad a spasso per le scuole, al cospetto della conoscenza dei piccoli del domani. Affiancare l’iPad ai classici libri cartacei è una delle idee più geniali della Apple.
Rik Kranenburg, presidente della divisione per l’educazione scolastica superiore di McGraw-Hill nonchè uno dei maggiori editori coinvolti nel progetto, ha affermato: «Le persone dibattono a proposito dell’impatto della tecnologia sull’educazione da 25 anni. Sembra che questo stia accadendo davvero nel 2010». Gli altri editori coinvolti nel progetto sono Houghton Mifflin Harcourt K-12, Pearson PLC’s Pearson Education, e Washington Post Co.’s Kaplan Inc.
Da ciò, si evince che a partecipare sono le grandi catene editoriali americane. Allora ci si chiede dove si sia nascosta l’Italia, perché non partecipa ad una simile iniziativa, dove sono andate a finire le nostre catene della stampa? In realtà, per l’Italia la situazione non sembra essere delle migliori, in quanto sarà molto difficile, se non improbabile, riuscire a godere degli accordi con le case editrici italiane. Come consolazione, abbiamo la consapevolezza di essere affiancati da altri stati che, come noi, sono rimasti un pò ai margini di quello che vuole sembrare un’innovazione tutta americana. Che la situazione possa migliorare nel corso degli eventi?