iBreviary è il breviario digitale ideato da Don Paolo Padrini, già nota applicazione per iPhone. A pochi giorni dal lancio dell’iPad, Don Paolo ha inviato una mail per segnalare che lo staff che sta sviluppando l’applicazione è già al lavoro su una nuova versione di preghiera, proponendo l’applicazione come nuovo supporto anche per l’uso liturgico e la preghiera personale.
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Ma il riferimento all’uso liturgico ha incuriosito un pò tutti e, soprattutto, ha mosso dei grossi interrogativi. Infatti, è stato chiesto a Don Paolo se vi siano indicazioni precise, in ambito religioso, che vietano l’utilizzo di dispositivi elettronici sull’altare o se l’iPad potrebbe davvero essere utilizzato da un prete per dire la Santa Messa. E Don Paolo risponde: «Come lezionario per le letture non sarebbe affatto male. Comunque anche come Messale potrebbe tranquillamente essere usato, non c’è nessuna indicazione o tanto meno proibizione in merito».
E se i dubbi sui divieti in merito alla faccenda sono stati compensati dalle precisazioni delle parole di Don Paolo, di certo potremmo aspettarci una futura messa con un dispositivo hi-tech. Ed è il caso di dire che la tecnologia sta rivoluzionando tutto il mondo, anche la Chiesa. Ma davvero potrebbe succedere una rivoluzione simile? Una messa a portata di click non si era mai vista né sentita ma, forse, in futuro tutto ciò non stupirà più nessuno. Forse in futuro si potrà rilevare dell’assurdo in coloro che si recano ancora a Messa senza il comodo utilizzo di un dispositivo elettronico.