Guai in vista per Google, beccata tempo fa con le “mani nella marmellata”: il gigante di Mountain View aveva ignorato i parametri di privacy del browser Apple Safari, sia nella versione desktop che mobile. Il sistema “Do not track” su Safari è stato disatteso, così Google è stata multata: nei prossimi giorni dovrebbe esserci un accordo con la Federal Trade Commission (FTC) statunitense, per patteggiare la multa. Si parla di un accordo per una multa di 10 milioni di dollari, multa assegnata a Google per violazione dei diritti dei consumatori. Come funzionava il sistema Do not track? Lo spiega Nick Wingfield del Wall Street Journal. “Gli strumenti di Do not track nei browser inviano automaticamente messaggi ai siti Web e ai network pubblicitari con richieste esplicite che i movimenti degli utenti sul Web non vengano tracciati. Il sistema è efficace solo se le società del Web si accorderanno nel rispettare le preferenze della gente”. Google non ha rispettato le preferenze degli utenti, dunque è stato multato. Google era già sotto l’occhio del ciclone per altre infrazioni, questa mossa però ha sicuramente aggravato la sua posizione: dopo le violazioni alla privacy effettuate con Google Buzz e Google Street View, questo problema dei cookie di Safari andrà sicuramente ad aggravare la posizione del gigante di Mountain View.