Esordio non fortunatissimo per FaceTime su Mac: il sistema che permette agli utenti di vedersi sia da Mac che dai dispositivi mobili (iPhone) ha esordito con la versione beta proprio giovedì, il giorno dopo l’evento Back To Mac. Proprio all’evento Apple era stata annunciata e provata in diretta questa funzionalità, con Jobs che sul palco parlava con FaceTime dal suo Mac. Ma la beta conteneva un buco di sicurezza non indifferente: pare infatti che che una volta che l’utente si registrava al sistema FaceTime, tutti i dati dell’account, dati molto personali, venivano mostrati in chiaro. Per esempio, la password restava visibile in chiaro (e non solitamente con dei segni come l’asterisco), così come era visibile la domanda di sicurezza e la risposta. Tutto ciò insieme ai dati personali, come nome, cognome, data di nascita: insomma tutti i nostri dati erano resi disponibili ad altri utenti che, collegandosi sul nostro Mac, potevano tranquillamente prenderne nota, modificare la nostra password, o spacciarsi per l’utente che ha l’Apple ID registrato e collegato a quel pc. Per fortuna la Apple è riuscita a bloccare questa falla in poche ore: infatti dopo le prime segnalazioni, i tecnici Apple hanno apportato delle modifiche che hanno risolto questo problema. E’ chiaro che quando si parla di una beta version, qualche inconveniente è possibile che accada: infatti l’aspetto grafico piuttosto improvvisato e grezzo, dava l’impressione di una versione ancora non prontissima per essere rilasciata. Fortunatamente i tecnici Apple hanno chiuso a tempo di record questa falla, dimostrando grande attenzione e prontezza di riflessi.
Pietro Gugliotta