Il successo dell’App Store è sotto gli occhi di tutti: nel corso degli ultimi anni, lo store delle applicazioni Apple ha riscosso grandissimi consensi, come dimostrano i numeri di visite e dei download effettuati. Un grande giro d’affari, anche se molte app sono gratuite, che rende assolutamente entusiasti i vertici Apple. Ma l’App Store era una esclusiva di poco: negli ultimi due anni, lo stato maggiore di Apple ha deciso di allargare gradualmente le maglie dell’App Store, concedendo la possibilità di accesso anche ad altri paesi. Dopo aver lanciato lo Store in quasi tutti i mercati europei, ed in molti altri mercati mondiali, ad inizio mese, Tim Cook, il CEO di Apple, aveva annunciato dal palco del WWDC l’arrivo dell’App Store anche in 32 nuovi paesi. E da poche ore infatti l’App Store è sbarcato in trentadue nuovi paesi, fra Asia ed Africa, oltre ad altre due nazioni europee (Albania ed Ucraina). Ecco la lista completa dei paesi coperti dall’App Store in questa nuova tornata: Albania, Benin, Bhutan, Burkina Faso, Cambogia, Capo Verde, Ciad, Repubblica del Congo, Figi, Gambia, Guinea-Bissau, Kirghizistan, Laos, Liberia, Malawi, Mauritania, gli Stati Federati di Micronesia, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nepal, Palau, Papua Nuova Guinea, São Tomé e Príncipe, Seychelles, Sierra Leone, Isole Salomone, Swaziland, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina e Zimbabwe. Con questi trentadue paesi, l’App Store si apre ad un totale di 155 nazioni: contenuti, informazioni, applicazioni, tutti disponibili per così tante nazioni, fanno dell’App Store un vero e proprio market globale.